Quando si divide il testo in colonne, è il programma a decidere
il punto in cui termina la prima colonna e inizia la seconda (e lo stesso
per tutte le altre), vengono utilizzate quelle che si chiamano interruzioni
di colonna automatiche. Non sempre Word è in grado di distribuire
equamente il testo nelle colonne, ma è possibile intervenire
inserendo le interruzioni di colonna manuali. Quando si inserisce
una interruzione manuale, sono escluse tutte quelle automatiche, per
cui si devono utilizzare le interruzioni manuali in tutte le colonne.
Le interruzioni manuali si trovano su INSERISCI – INTERRUZIONE. La figura
01 visualizza la finestra di dialogo “Interruzione”.
FIG. 01
Questo comando corrisponde a digitare nella tastiera la combinazione
di tasti CTRL + SHIFT + INVIO.
L’interruzione di colonna è un carattere non stampabile, come
fine paragrafo, tabulazioni, ecc., per cui può essere eliminato
con CANC o BACK SPACE (a seconda della posizione del cursore).
ESEMPIO. Interruzioni di colonna manuali.
Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente:
Il microprocessore, per poter lavorare ha bisogno di memoria. Questa
memoria deve essere veloce, in modo da rispondere alle richieste nel
minor tempo possibile. La memoria utilizzata dalla CPU per lavorare
è detta, appunto, MEMORIA DI LAVORO (di solito la RAM). Le memorie
di lavoro hanno due caratteristiche principali: sono molto veloci, sono
volatili. La prima caratteristica è ovvia, la seconda significa
che quando si spegne il computer vengono persi tutti i dati. Le memorie
volatili funzionano con la corrente, quando manca la corrente (spegnimento
del PC) perdono tutte le informazioni.
Il computer necessita quindi di un altro tipo di memoria che registri
i dati anche a PC spento: la MEMORIA DI MASSA, tra cui si trovano hard
disk, floppy disk, CD-rom, DVD, dischi magneto-ottici e tutti i dispositivi
a nastri. Il termine memoria di massa era nato come contrapposizione
a memoria di lavoro in quanto la RAM è molto più costosa.
Con la stessa cifra è possibile acquistare una piccola quantità
di memoria di lavoro, oppure una grande quantità di memoria su
disco (una “massa” di memoria).
La memoria di massa è detta anche memoria PERMANENTE, perché
mantiene registrate le informazioni anche a computer spento. Permanente
significa che i dati non vengono persi finché l’utente non decide
di cancellarli. Questa memoria non può però essere utilizzata
come memoria di lavoro, in quanto è molto più lenta rispetto
alla RAM. La memoria di lavoro ha un “funzionamento elettrico”, per
cui l’accesso ai dati è quasi immediato; mentre le memorie di
massa hanno un funzionamento meccanico, per cui l’accesso ai dati è
molto lento.
Gli harddisk sono il tipo di memoria di massa attualmente più
utilizzata, ogni computer moderno ha almeno un harddisk: sono al primo
posto tra le memorie di massa sia per la velocità, sia per la
quantità di memoria. Il basso costo per MegaByte (circa 10 lire)
permette di conservare sugli hard disk applicazioni, database, file
audio-video e ogni sorta di dati.
Selezionare il testo da “Il computer necessita” fino a “l’accesso ai
dati è molto lento”, come mostrato nella figura 02.
FIG. 02
Fare un clic sul pulsante colonne, posizionare il mouse sopra 3 colonne
e fare un altro clic, il risultato si vede nella figura 03.
FIG. 03
Si vuole distribuire diversamente il testo nelle colonne.
Posizionare il cursore tra “CD-ROM,” e “DVD,” nella prima colonna, come
mostrato nella figura 04.
FIG. 04
Eseguire il comando INSERISCI – INTERRUZIONE – DI COLONNA, o digitare
CTRL + SHIFT + INVIO. La prima colonna termina esattamente dopo “CD-rom,”,
come si vede nella figura 05 (il carattere di fine colonna è
evidenziato in rosso).
FIG. 05
La terza colonna non esiste più, perché le interruzioni
automatiche sono state sostituite da quelle manuali (non si è
ancora inserita l’interruzione della seconda colonna).
Posizionare il cursore tra “memoria di lavoro,” e “oppure una grande
quantità”, nella seconda colonna, come mostrato nella figura
06.
FIG. 06
Eseguire il comando INSERISCI – INTERRUZIONE – DI COLONNA, oppure premere
CTRL + SHIFT + INVIO nella tastiera, il risultato si vede nella figura
07.
FIG. 07