INTRODUZIONE
I grafici sono immagini che rappresentano le
tabelle, o meglio che rappresentano i dati delle tabelle. In generale,
risulta molto più semplice e immediato consultare un grafico che
una tabella. A conferma di ciò, nelle riviste in edicola si trovano
spesso articoli che presentano dei dati (statistiche, inchieste, bilanci,
ecc.) attraverso dei grafici, non attraverso le tabelle. In genere i grafici
più utilizzati sono quelli a torta o gli istogrammi, perché
sono i più semplici da capire anche senza conoscenze matematiche.
Un grafico è un sistema per rappresentare una tabella in modo semplice
e immediato. Purtroppo questo non vale per tutti i tipi di grafici; esistono
infatti molte varietà di grafici, alcuni semplici altri più
complessi. Valgono qui le stesse considerazioni fatte per le funzioni:
per utilizzare un tipo particolare si dovrebbero conoscere le basi matematiche
dell’oggetto scelto. Né il programma, né i manuali, né
le guide di Excel spiegano il significato matematico dei grafici, proprio
come per le funzioni.
Per quanto riguarda l’utente medio, non sono richieste particolari conoscenze,
si devono solo richiamare alla memoria dei semplici concetti. I grafici
sono rappresentati sul PIANO CARTESIANO, diviso in quattro quadranti da
due rette chiamate rispettivamente ASCISSE e ORDINATE, chiamate anche
asse delle X e asse delle Y. Se si utilizzano grafici a 3 dimensioni entra
in gioco anche l’asse delle Z. Sulle rette sono stabilite le unità
di misura (che possono anche essere diverse per le due rette) e il tipo
di dati da rappresentare.
FIG. 17.01
In Excel si usa quasi sempre il primo quadrante,
meno spesso il quarto, raramente gli altri due.
Non è Excel che costruisce e gestisce il grafico, ma è
un programma che si chiama MICROSOFT GRAPH, incluso nel pacchetto
Office. Questo programma lavora non solo per Excel, ma anche per tutte
le altre applicazioni dell’Office: Winword, Access, Power Point, ecc.
Per creare un grafico, Microsoft Graph ha bisogno di leggere dei dati
numerici in una tabella, altrimenti crea un’immagine predefinita basata
su una tabella anch’essa predefinita. Quindi per creare un grafico si
deve prima digitare una tabella contenente dei dati numerici, non si
può partire da una tabella di testo, devono esserci per forza
più celle che contengono numeri.
Se non si stabilisce diversamente, Graph sistema nell’asse delle X i
valori del lato più lungo della tabella (di solito le tabelle
hanno forma rettangolare, i valori che si trovano sul lato più
lungo sono quelli dell’asse X).
ESEMPIO. Tabella per il grafico.
Digitare la tabella rappresentata nella figura 17.02, partendo dalla
cella b2.
FIG. 17.02
Un modo velocissimo per creare un semplice grafico
è: selezionare la tabella e premere il tasto F11, appare il grafico
rappresentato nella figura 17.03.
FIG. 17.03
I valori dell’asse X sono quelli relativi alle
nazioni, il lato più lungo della tabella; i valori dell’asse
Y sono quelli relativi alla frutta, il lato più corto della tabella.
È necessario introdurre gli ultimi due termini,
prima di cominciare a lavorare seriamente con i grafici: area del grafico
e serie di dati.
L’AREA DEL GRAFICO è la tabella o parte di tabella in
base alla quale si intende creare il grafico. Comprende tutte le celle
che servono a Graph per costruire il grafico, quelle che si devono selezionare
prima di cominciare.
Una SERIE DI DATI è un insieme di valori che rappresentano
lo stesso oggetto (elemento) della tabella.
ESEMPIO. Area del grafico e serie di dati.
Considerando la tabella nella figura 17.02, l’area del grafico sono
tutte le celle della tabella, cioè l’intervallo B2:F5.
Le celle C3:F3, che contengono i valori 1.000, 250, 800 e 100 rappresentano
la serie di dati LIMONI. Le celle C4:F4, che contengono i valori 500,
600, 300 e 800 rappresentano la serie di dati PERE. Le celle C3:C5,
che contengono i valori 1.000, 500 e 550 rappresentano la serie di dati
ITALIA. Con lo stesso sistema si riconoscono le serie di dati MELE,
FRANCIA, SPAGNA e BELGIO. |