CAPIRE IL SUONO
Il suono analogico, quello che sentiamo in natura, è prodotto
da onde sonore che il nostro orecchio capta e interpreta. Nel campionamento
digitale, che trasforma le onde sonore in equazioni matematiche, il suono
viene rappresentato sottoforma di barre verticali ravvicinate, ognuna
rappresentante un campionamento, come visibile in figura 1.
Fig. 1
La qualità del suono digitale dipende dal numero di campionamenti
rilevati al secondo e dal numero di valori che ogni campione può
contenere.
Consideriamo per esempio un suono campionato a 16 bit e a 44.1 kHz,
contiene:
44.100 barre (campionamenti) al secondo (44,1 kHz), ognuna delle quali
può contenere un valore compreso tra 0 e 65.536 (16 bit).
Il suono ottenuto grazie a tale campionamento si rivelerà essere
molto accurato ma richiederà anche molta memoria.
Con un suono a 8 bit e a 11.025 kHz avremo un suono con 11.025 campionamenti,
ognuno dei quali potrà contenere un valore compreso tra 0 e 255.
Questo significa disporre di un suono meno pulito e fedele all’originale,
ma sicuramente anche meno esigente dal punto di vista dello spazio occupato.
EVENTI AUDIO e AUDIO IN STREAMING
In Flash si possono gestire due tipi di audio: eventi audio e
audio in streaming.
L’evento audio solitamente si associa a un pulsante o a un particolare
fotogramma chiave, necessita per la sua riproduzione il download completo
del file sonoro e la sua esecuzione non viene bloccata se non attraverso
un’azione esplicita.
L’audio in streaming inizia non appena si sono scaricati i dati sufficienti
per la visualizzazione dei primi fotogrammi del filmato, ed è
sincronizzato con la linea temporale.