FUNZIONI ANNIDATE
Quando i risultati da ottenere richiedono
formule complesse, si rende necessario utilizzare le funzioni annidate,
cioè una funzione dentro l’altra. Per utilizzare le funzioni
annidate conviene scrivere le formule a mano, quindi si deve conoscere
la sintassi di tutte le funzioni coinvolte.
Ogni funzione è nella forma:
= NOME (ARG.)
Se l’argomento che la funzione richiede è
un numero, si può inserire come parametro un numero, una cella
che contiene un numero o anche una funzione che restituisce un numero.
= NOME1 ( NOME2 (ARG.FUNZ.2))
La funzione nome1 è quella esterna. La funzione
nome2 è quella annidata ed è l’argomento della funzione
nome1. Tutta la parte scritta in blu rappresenta l’argomento della funzione
nome1. Excel calcola prima la funzione nome2 e con il risultato calcola
la nome1.
Il risultato della nome2 deve essere adeguato come argomento della nome1.
Per esempio, se la nome1 calcola la radice quadrata su un numero e la
nome due fornisce come risultato un intervallo di celle, verrà
segnalato un errore.
Si possono annidare al massimo 7 funzioni.
ESEMPIO. Si vuole calcolare la radice quadrata
del valore massimo della tabella.
Per calcolare il valore massimo si usa:
= MAX (A1:D5)
Per ottenere la radice quadrata si utilizza:
= RADQ (NUM)
NUM dovrà essere sostituito dal valore massimo,
componendo le due funzioni.
Selezionare la cella B7 e digitare la seguente formula (senza spazi):
= RADQ ( MAX (A1:D5) )
Il risultato è visualizzato nella figura
10.18.
FIG. 10.18
Il programma calcola prima il valore della funzione
annidata, poi con il risultato calcola il valore della funzione più
esterna. Il massimo della tabella è 100. 100 è passato
come argomento alla funzione RADQ. La radice quadrata di 100 è
10.
Provare a calcolare la radice quadrata del minimo
e della media. |