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     Manuale BACKUP
09    BACKUP SU WINDOWS 2000 SERVER    
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BACKUP

In questo capitolo è trattato il backup di Windows 2000, considerando solamente gli elementi che differiscono rispetto a Windows NT 4.0. La parte introduttiva del manuale (relativa ai capitoli introduzione, tipi di backup, rotazione dei nastri e gestione dei file aperti) rimane valida.
Le differenze tra i due sistemi riguardano le opzioni del comando ntbackup e lo scheduler grafico.

Il programma di backup di Windows 2000 si apre con il comando START – PROGRAMMI – ACCESSORI – UTILITÀ DI SISTEMA – BACKUP. La finestra del programma è divisa in quattro schede: Generale, Backup, Ripristino e Pianificazione processi.
 

 
Fig. 01
 

La scheda Generale comprende le nuove procedure Wizard, che guidano l’utente passo passo nella costruzione della procedura, rendendo molto più semplice e accessibile il risultato finale. Si deve scegliere uno dei pulsanti e seguire le istruzioni. La procedura guidata prosegue con una serie di finestre di dialogo dove si devono scegliere diverse opzioni, che richiedono la conoscenza da parte dell’utente di alcuni concetti di base, quali per esempio i vari tipi di backup.
Seguire le seguenti istruzioni.

1. Fare un clic sul pulsante “Backup Guidato” nella scheda Generale, si apre la prima finestra della procedura guidata, visualizzata nella figura 02.
 

 
Fig. 02
 

2. Fare un clic sul pulsante Avanti, si apre la seconda finestra della procedura guidata, visualizzata nella figura 03. In questa finestra si deve scegliere se fare il backup di tutti i file, solo del registro di configurazione oppure selezionare manualmente le cartelle e i file da coinvolgere.
 

 
Fig. 03
 

3. Fare un clic sul pulsante avanti, si apre la successiva finestra della procedura guidata, visualizzata nella figura 04. Si deve fare un clic nella casella di controllo che affianca le unità o le cartelle da includere nell’archiviazione. Le cartelle selezionate sono evidenziate con un segno di spunta, una V.
 

 
Fig. 04
 

4. Fare un clic sul pulsante Avanti, appare la finestra di dialogo successiva, figura 05.
 

 
Fig. 05
 

5. In questa finestra si deve scegliere il tipo di supporto e il nome del supporto, utilizzando le apposite tendine (freccette nere verso il basso). Poi fare un clic sul pulsante Avanti, appare la finestra di dialogo visualizzata nella figura 06.
 

 
Fig. 06
 

6. Questa finestra è l’ultima della procedura guidata in versione standard, ma è possibile pianificare ulteriormente il comando utilizzando il pulsante Avanzate. Con un clic sul pulsante Avanzate si apre una ulteriore finestra di dialogo, figura 07.
 

 
Fig. 07
 

7. Si deve scegliere il tipo di backup, utilizzando l’apposita tendina, e fare un clic sul pulsante Avanti, figura 08.
 

 
Fig. 08
 

8. Attivare le relative opzioni per verificare i dati dopo il backup e per utilizzare la compressione hardware. Poi fare un clic sul pulsante Avanti, si apre una nuova finestra, figura 09.
 

 
Fig. 09
 

9. Si deve scegliere se sostituire gli eventuali set presenti nel nastro utilizzato per il backup. Inoltre si deve scegliere a chi permettere di ripristinare i dati. Per impostazione predefinita, tutti possono recuperare i dati dalla cassetta. Se si seleziona la casella di controllo in basso nella finestra, invece, solo gli utenti appartenenti al gruppo Administrator e Backup Operators, e l’utente esecutore della procedura, possono ripristinare i dati. Fare un clic sul pulsante Avanti, si apre una nuova finestra, figura 10.
 

 
Fig. 10
 

10. In questa finestra si devono digitare il nome del backup e il nome del supporto. Utilizzando nuovamente il pulsante Avanti, si passa alla finestra successiva.
 

 
Fig. 11
 

11. Se si lascia l’impostazione predefinita, la procedura guidata finisce e viene eseguito immediatamente il backup delle cartelle selezionate. Se, invece, si sceglie l’opzione “In seguito”, si passa alla pianificazione della copia dei file. Fare un clic sull’opzione “In seguito”, digitare il nome del processo e la data di inizio. Se non si digita la data di inizio, viene presa la data del giorno corrente. Fare un clic sul pulsante Imposta Pianificazione, si apre la finestra visualizzata nella figura 12.
 

 
Fig. 12
 

12. In questa finestra è possibile scegliere quando eseguire la procedura, a che ora e con che frequenza. Modificare le opzioni con i dati corretti, la figura 13 visualizza un esempio.
 

 
Fig. 13
 

13. Nella scheda impostazioni sono presenti altre opzioni, come mostrato nella figura 14.
 

 
Fig. 14
 

14. Fare un clic sul pulsante OK, appare la finestra successiva.
 

 
Fig. 15
 

15. Selezionare le impostazioni desiderate, che si spiegano da sole, e fare un clic sul pulsante OK. Si ritorna alla finestra della figura 11, con le impostazioni correnti, come si vede nella figura seguente.
 

 
Fig. 16
 

16. Fare un clic sul pulsante Avanti, si apre l’ultima finestra della procedura guidata che riassume tutte le scelte fatte nelle finestre precedenti.
 

 
Fig. 17
 

17. Fare un clic sul pulsante FINE, la procedura è terminata.
18. Si ritorna alla finestra del programma BACKUP, figura 01. Fare un clic sulla scheda “Pianificazione processi”, dove è possibile vedere i comandi che sono stati schedulati.
 

 
Fig. 18
 

Una volta completata la procedura guidata per la pianificazione, è possibile visualizzare e modificare l’evento nello scheduler di Windows 2000.
Per aprire lo scheduler si utilizza il comando START – PROGRAMMI – ACCESSORI – UTILITÀ DI SISTEMA – OPERAZIONI PIANIFICATE, figura 19.
 

 
Fig. 19
 

All’interno della finestra sono presenti le righe dei comandi pianificati, tra le quali si trova quella del backup. Nella figura 19 l’operazione si chiama “primo wizard”.
Per visualizzare o modificare le impostazioni si deve fare un doppio clic sulla riga corrispondente, si apre una finestra di dialogo contenente le impostazioni. Un esempio è visualizzato nella figura seguente.
 

 
Fig. 20
 

Nella casella Esegui è visualizzato il comando che, non utilizzando la procedura guidata, si sarebbe dovuto scrivere manualmente per ottenere lo stesso risultato. Sfruttando questo strumento facciamo scrivere al sistema operativo tutte le opzioni, per poi recuperarle e “plasmarle” a piacere. Il comando creato nell’esempio è il seguente:

D:\WINNT\system32\NTBACKUP.EXE backup "@D:\Documents and Settings\Administrator\Impostazioni locali\Dati applicazioni\Microsoft\Windows NT\NTBackup\data\primo wizard.bks" /n "Nastro Prova" /d "Prova Wizard" /v:yes /r:no /rs:no /hc:on /m normal /j "primo wizard" /l:s /p "4mm DDS"

Una buona norma da seguire è copiare la riga di comando in un nuovo file del Blocco Note e salvare il file con l’estensione .BAT. Poi si deve sostituire la riga di comando della casella Esegui con il percorso e il nome del file .BAT. In questo modo, le modifiche alla procedura di backup si possono eseguire direttamente con il blocco note, nel file di testo, senza modificare la finestra di pianificazione. Nella figura seguente è stato utilizzato il file prova.bat.
 

 
Fig. 21
 

Analizzando la riga di comando si vede che la lista delle cartelle da copiare è contenuta nel file NT\NTBackup\data\primo wizard.bks.
Un’altra norma da seguire è copiare il file .bks nella stessa cartella del file .bat, modificando opportunamente la riga di comando.
È possibile aprire e modificare il file .bks utilizzando il Blocco note. Per aggiungere nuove cartelle si deve posizionare il cursore alla fine del testo, premere invio e digitare il percorso completo della nuova cartella da includere. Alla fine si deve salvare il file, con lo stesso nome e la stessa estensione. Il vantaggio del file .bks è che si può modificare la lista dei file inclusi nel backup, senza modificare la riga di comando e la finestra di pianificazione.
Nelle altre schede della finestra aperta, è possibile modificare le altre impostazioni, scelte durante la creazione guidata del backup. Le figure seguenti mostrano le ultime tre schede.
 

 
Fig. 22
 

 
Fig. 23
 

 
Fig. 24


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