INTRODUZIONE
In questo capitolo si vedranno i comandi per lavorare con i file, ma
prima introduciamo un comando che sarà molto utile per capire
se si commettono errori oppure per ripetere comandi molto lunghi: DOSKEY.
Questo comando memorizza la storia, cioè tutti i comandi digitati
e permette di risalire ai comandi precedenti. Dopo l’INVIO viene visualizzato
DOSKEY INSTALLATO. Nell’esempio seguente si vedrà la funzione
di DOSKEY.
ESEMPIO. Uso di DOSKEY.
Aprire la finestra MS-DOS e digitare DOSKEY, seguito da INVIO. Non succede
niente. Digitare i seguenti comandi (sono tutti sbagliati):
PROVA
PROVA1
PROVA2
PROVA3

FIG. 8.01
Provare ora a premere le frecce direzione (verso l’alto e verso il
basso) sulla tastiera. La freccia verso l’alto richiama, uno alla volta,
i comandi precedenti; mentre la freccia verso il basso quelli successivi.
Un altro concetto utile è cambiare unità. Il prompt che
è stato utilizzato fino ad ora indicava che si stava lavorando
sul disco C:, per lavorare in qualsiasi altro disco è sufficiente
digitare il nome dell’unità seguito da INVIO. Per esempio per
lavorare con il floppy disk si deve digitare A:, il prompt diventa A:\>.
Per tornare a lavorare con l’hard disk si deve digitare C:.
COPY
Serve per copiare i file da una cartella in un’altra. Con questo comando
si devono utilizzare i percorsi (non è facoltativo, è
obbligatorio), prevede infatti due parametri: il nome dei file da copiare
e la directory nella quale saranno copiati (due percorsi).
La sintassi è la seguente:
COPY PERCORSOINIZIALE\NOMEFILE PERCORSOFINALE
Percorso iniziale sta per nome della cartella in cui si trovano i file,
percorso finale sta per nome della cartella nella quale si vogliono
copiare i file. Ci sono due spazi (esattamente 2), uno dopo il comando,
l’altro dopo il nome del file. Qualsiasi altro spazio genera un errore.
Generalmente non si vuole copiare un singolo file, ma molti file contemporaneamente.
Per indicare più nomi di file si devono utilizzare dei
caratteri speciali, chiamati caratteri jolly che sono l’asterisco *
e il punto di domanda ?. Il primo sostituisce qualsiasi insieme di caratteri
e qualsiasi numero, mentre il secondo, che è meno utilizzato,
sostituisce qualsiasi carattere, però un solo carattere alla
volta. Per esempio:
*.* |
significa tutti
i file |
*.txt |
significa tutti
i file con estensione txt |
*.bmp |
significa tutti
i file con estensione bmp |
pluto.* |
significa tutti
i file di nome pluto, con qualunque estensione |
paperino.* |
significa tutti
i file di nome paperino, con qualunque estensione |
p*.* |
significa tutti
i file che iniziano per p e con qualsiasi estensione |
ago? |
Sostituisce ago1,
ago2, agoe, agot, ecc. |
ESEMPIO. Copiare file.
Aprire la finestra MS-DOS e creare la struttura di cartelle del capitolo
precedente. Si vogliono copiare i file con estensione TXT della directory
WINDOWS, nella directory LETTERE. Prima entriamo nella radice, con il
comando CD \ (non è necessario). IL percorso iniziale è
\WINDOWS, quello finale \ETTORE\LAVORO\LETTERE e il nome dei file è
*.TXT. Componendo i vari elementi il comando da utilizzare diventa
COPY \WINDOWS\*.TXT \ETTORE\LAVORO\LETTERE

FIG. 8.02
Dopo il comando, come sempre, si deve premere INVIO e, uno alla volta,
verranno visualizzati tutti i nomi dei file copiati. Alla fine, prima
del prompt verrà scritto il numero totale di file copiati (il
numero è diverso per ogni computer).

FIG. 8.03
Per essere sicuri di aver copiato i file correttamente digitare
DIR \ETTORE\LAVORO\LETTERE
e si vedranno tutti i nomi dei file copiati.
Con questo sistema si possono copiare file da una qualsiasi cartella
ad un’altra, dello stesso disco. Se si intende copiare file tra dischi
diversi si deve aggiungere il nome del disco in uno dei due percorsi.
ESEMPIO. Copiare i file nel floppy disk.
Si vogliono copiare gli stessi file dell’esempio precedente, nel floppy
disk. Il comando è molto simile, cambia solamente il percorso
finale. Fino ad ora i percorsi li abbiamo sempre fatti iniziare dalla
radice, quando però si lavora con due unità differenti
non basta. Infatti scrivendo \ è sottointeso che si tratta della
radice del disco C:, perché il prompt indica che si sta lavorando
in questa unità. Si deve aggiungere al percorso il nome dell’unità
che non fa parte del prompt. Nel nostro caso il comando diventa:
COPY \WINDOWS\*.TXT A:\
A: indica il floppy disk, l’hard disk è invece sottointeso.
Digitare il comando, verranno visualizzati gli stessi nomi dell’esempio
precedente (abbiamo infatti preso gli stessi file) e lo stesso numero
totale. L’unica differenza è che il lavoro è molto più
lento, perché il floppy disk è molto meno veloce dell’hard
disk (se volete sapere come mai il floppy si chiama A: e l’hard disk
C: consultate il manuale sull’hardware sullo stesso sito, www.manualipc.it).
XCOPY, XCOPY32
Sono le nuove versioni del comando precedente, un po’ più complete
ed efficienti. Oltre a copiare i file copiano anche cartelle e sottocartelle
(copy non lo può fare). La sintassi è identica a quella
di copy. XCOPY32 non c’era nel DOS, è stato aggiunto in Windows.
MOVE
Questo comando ha la stessa sintassi di COPY, ma invece di copiare
i file, li sposta. In pratica questo comando cancella i file dalla cartella
iniziale e li sposta in quella finale. Con il comando COPY si ottiene
una copia dei file, cioè gli stessi file compaiono in due cartelle:
quella iniziale e quella finale.
Essendo questo comando pericoloso, si consiglia di utilizzarlo con cautela.
DEL
DEL è l’abbreviazione di DELETE, cioè elimina, cancella.
Serve per cancellare i file, la sua sintassi è DEL NOME FILE,
dove per nome file si intende il nome del file, o dei file (caratteri
jolly), da eliminare. C’è un solo spazio dopo il nome del comando.
ESEMPIO. Eliminare un file.
Entrare nella cartella LETTERE, con il comando
CD \ETTORE\LAVORO\LETTERE
Questa cartella contiene tutti i file di testo copiati in precedenza,
tra i quali ci dovrebbe essere FAQ.TXT (per vedere i file contenuti
si utilizza DIR). Si vuole eliminare questo file (se non lo avete sceglietene
uno qualsiasi dalla lista). Si deve digitare
DEL FAQ.TXT
e premere INVIO.

FIG. 8.04
Anche in questo caso il DOS non risponde, per verificare se veramente
il file è stato eliminato utilizzato il comando DIR.
REN
REN è l’abbreviazione di RENAME, che serve per cambiare nome
ad un file. La sintassi è REN NOMEVECCHIO NOMENUOVO, dove nome
vecchio e nome nuovo comprendono l’estensione. Ci sono due spazi, uno
dopo il comando e uno dopo il nome vecchio del file, prima del nuovo.
ESEMPIO. Cambiare nome ad un file.
Nella cartella LETTERE ci dovrebbe essere il file RETE.TXT (altrimenti
sceglietene un altro qualsiasi), lo vogliamo chiamare ETTORE.TXT. il
comando è
REN RETE.TXT ETTORE.TXT

FIG. 8.05
Come al solito il DOS non visualizza nessun messaggio, per controllare
utilizzare DIR.
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